Quante volte ci siamo domandati perché l'evoluzione della specie abbia miseramente fallito sulla conservazione della nostra chioma? La risposta la troviamo in tutti gli espedienti che mettiamo in atto per fermare e compensare la famigerata caduta dei capelli, problema che affligge sia donne che uomini con esiti analoghi o del tutto differenti e che, superato un certo limite, fatichiamo a considerare normale.
È difficile accettare che la selezione darwiniana renda calvi gli uomini e privi le donne delle ciocche di capelli che rimangono lì, inermi nei pressi dello scarico della doccia. L'unico che forse ne trae gioia è l'idraulico!
Ma a tutto c'è una soluzione! E, prima di arrivare al patch cutaneo di cui va fiero Francesco Facchinetti, possiamo valutare l'entità della perdita di capelli e capire se è un problema transitorio fisiologico che non ci deve preoccupare.
Ricordiamo che i capelli attraversano tre fasi prima della loro caduta: nascono, crescono e si godono gli ultimi momenti di vita prima di abbandonarci. Il ciclo vitale del capello, quindi, è così suddiviso:
La maggior parte dei capelli sul cuoio capelluto si trova in fase di crescita (anagen) e solo una piccola percentuale si trova nella fase di riposo (telogen) che precede la caduta normale.
La normale caduta dei capelli, però, può essere alterata, accelerata o aumentata da diverse cause e qui di seguito elenchiamo quelle più comuni.
La causa più comune di perdita di capelli la si individua in un fattore ereditario, dà luogo alla calvizie e prende il nome di alopecia androgenetica. È un problema perlopiù maschile ma può manifestarsi anche nelle donne quando si verifica un'aumentata sensibilità dei follicoli piliferi agli ormoni androgeni che causa una miniaturizzazione dei follicoli stessi e una conseguente riduzione della dimensione e del numero dei capelli.
La caduta dei capelli può essere causata da cambiamenti ormonali, come quelli che si verificano durante la menopausa o la gravidanza. Ad esempio, durante la gravidanza gli ormoni estrogeni aumentano, il che può portare ad un aumento della densità dei capelli; ma dopo il parto, quando i livelli di estrogeni diminuiscono, diverse mamme sono soggette a una caduta aumentata.
Gli stati di stress possono causare un aumento del cortisolo (chiamato appunto ormone dello stress) che può interferire con il ciclo di crescita dei capelli. Gli alti livelli di cortisolo possono contribuire all'infiammazione del cuoio capelluto o a problemi di circolazione sanguigna, alterando l'apporto di nutrienti e ossigeno ai follicoli piliferi, riducendo la crescita dei capelli e favorendone la caduta.
Una dieta povera di nutrienti non è amica della chioma. In particolare, per la buona salute dei capelli è indispensabile un'alimentazione sana ed equilibrata con l'apporto di ferro, proteine, vitamina D, vitamine del gruppo B, acido folico, zinco, vitamina C.
Sappiamo che le risposte intense del nostro sistema immunitario a uno stato di infezione possono causare un'aumentata caduta dei capelli (come nel caso del Covid). Inoltre le terapie farmacologiche per curare alcuni tipi di malattie (come l'artrite, la depressione e l'ipertensione) o trattamenti medici intensivi come chemioterapia e radioterapia possono causare la caduta dei capelli.
Le alterazioni del cuoio capelluto che si manifestano con il prurito e la desquamazione, la dermatite seborroica, la forfora, la psoriasi o le infezioni fungine agevolano la caduta dei capelli perché "soffocano" la cute e non consentono la crescita sana di quelli nuovi.
L'utilizzo eccessivo di prodotti per i capelli come shampoo aggressivi o inadatti, lacca, gel e prodotti per lo styling applicati di frequente può danneggiare i capelli e causarne la caduta.
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Abbiamo ricordato l'andamento del ciclo vitale del capello, dunque sappiamo che i capelli non sono eterni e prima o poi cadono. Abbiamo anche visto le principali cause che contribuiscono a una caduta aumentata dei capelli, spesso transitorie e superabili con un recupero dello stato di equilibrio e benessere.
Dunque possiamo concludere che una media di 50-100 capelli al giorno sono considerati una caduta normale e fisiologica.
Se stai perdendo più di 100 capelli al giorno e noti un diradamento della chioma, potrebbe essere utile migliorare tutto ciò che è nelle tue possibilità, tra alimentazione e stile di vita, ed eventualmente consultare un dermatologo specializzato in tricologia per verificare quali sono le cause e di conseguenza i trattamenti più adeguati.
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